background
Monastero Mater Carmeli Biella
image1 image2 image3 image4 image5 image6

Beato Tito Brandsma (26 luglio)

Beato Tito Brandsma

Beato Tito Brandsma
Uomo della pace nell’Europa in guerra

(1881-1942)

Un figlio della Chiesa

Anno Sjoerd Brandsma, questo il nome che il Beato Tito ricevette dai suoi genitori, nacque nel 1881 nella Frisia, Olanda, in una zona a maggioranza religiosa protestante, da genitori cattolici: in questa religione viene educato, fino a che nel 1898 entra nell’Ordine dei Carmelitani, prendendo il nome del padre, Tito, appunto, per onorarlo

Ordinato sacerdote nel 1905, compie gli studi filosofici presso la pontificia università Gregoriana a Roma. Diventa poi docente in Olanda, nell’università di Nimega, divenendone in seguito anche il Magnifico Rettore. Si occupa di giornalismo, pubblicazioni, scuola: non rinuncia alla verità e alla giustizia, parla della necessità di costruire una pace vera, rifiuta il comando dei nazisti e decide di continuare ad ammettere nelle scuole poste sotto la sua responsabilità, i bambini ebrei insieme agli altri.

Il nazionalsocialismo ricevette la sua puntuale denuncia: Tito lo aveva definito una “nera menzogna” che non si limita ad “opprimere la libertà degli uomini, ma anche ne contamina le coscienze”. Questo lo portò a vivere un vero e proprio calvario fatto di umiliazioni e sofferenze come prigioniero dei tedeschi nazisti, prima in Olanda, poi in Germania.

La vita interiore di Padre Tito è ricca e profondamente vissuta: un mistico a tutti gli effetti, Tito esprime la capacità di vedere in se stesso la miseria, vive un intenso dialogo con il Signore che va verso il Calvario, e, lui che ne saprà essere il testimone, denuncia la propria miseria e indifferenza affidando se stesso (e tutti noi) alla misericordia divina. Così si riscatta dalla debolezza della condizione umana, e ci indica la strada per imitare Cristo: è la preghiera umile e fiduciosa di chi non cerca l’eroismo delle proprie gesta, ma il bene dell’umanità intera nella verità di Cristo Gesù.

Nel campo di sterminio, non cede alla paura e continua ad esercitare il suo ministero: visita spesso le camerate degli ammalati per confortarli, pur essendo lui stesso indebolito, percosso, offeso. All’infermiera del campo di sterminio di Dachau, che gli praticò l’iniezione mortale, parlò con amore e confidenza, insegnandole a pregare per invocare l’aiuto della Madonna: “prega per noi peccatori”; le lasciò il suo stesso Santo Rosario. Anche nella peggiore delle situazioni e nella più violenta delle persone, Padre Tito ricerca ostinatamente un raggio di luce, un appiglio per non perdere l’anima, per incoraggiare a tornare a credere in se stessi e nella vita.

Un esempio per i nostri giorni

La figura del beato Tito Brandsma è capace di indicarci la via per un futuro migliore: superare la nostra mancanza di coraggio, di capacità di essere autonomi nei giudizi. Il Signore ci chiama ad essere testimoni della Verità che, per grazia, ci è stata rivelata. L’umiltà di Tito ci richiama dal vizio diffuso di nascondere i propri errori, di puntare il dito contro il prossimo invece che coltivare una vita interiore sana e fiduciosa, che sappia assumersi le responsabilità proprie e anche i pesi altrui, sul modello di Gesù, che non disdegnò di accogliere la nostra natura caduca e mortale pur di renderci simili a lui nella partecipazione alla vita divina.

Lo scandalo della croce

Come scelse di vivere, così lo fecero morire: la fine della esistenza terrena del beato Tito Brandsma non è diversa dalla morte e subita da molti per le sue modalità: perché è malato, sofferente, inabile al lavoro, Tito viene scartato, ucciso, buttato via. È lo scandalo della croce: ma la morte di Tito Brandsma e di molti altri suoi contemporanei, è la stessa proposta e praticata oggi, con l’aborto e l’eutanasia, per i sofferenti e i deboli del nostro tempo (bambini, infermi, anziani, morenti).

 

Un uomo di speranza, un carmelitano per il futuro dell’umanità  Un uomo di speranza, un carmelitano per il futuro dell’umanità
Appunti liberamente tratti da un discorso del Beato Tito Brandsma  Appunti liberamente tratti da un discorso del Beato Tito Brandsma

 

— § —

 

 

— § —

 

Beato Tito Brandsma (in formato PDF)
in formato PDF, 1.376 KB
(Acrobat)
Beato Tito Brandsma (in formato PPSX)
in formato PPSX, 6.092 KB
(PowerPoint)

 

— § —

 

Una biografia divulgativa del beato Tito.

F. MILLÁN ROMERAL
Il coraggio della verità. Il beato Tito Brandsma.

( Àncora, Milano 2012 — Collana Voci dal Carmelo, nº 4 )

La figura del beato – carmelitano frisone, professore universitario a Nimega, strenuo difensore della dignità umana e dei diritti di Dio di fronte al nazismo – viene illustrata in senso cronologico fino al martirio di Dachau (26 luglio 1942).
« Sacerdote carmelitano, giornalista, professore di filosofia e di storia della mistica, interessato al dialogo ecumenico, ecclesiastico con importanti responsabilità… un lungo elenco che fa della biografia di p. Tito una delle più appassionanti del secolo XX. »
(dalla Introduzione di P. Fernando Millán Romeral, O. Carm. – Priore Generale)

Chi è P. Fernando Millan Romeral:
www.ocarm.org/it/content/ocarm/priore-generale
:: Monastero Mater Carmeli Biella ... P. IVA 90050100024 ... 2024 ... policy ::
Powered by Castrovinci & Associati based on a Joomla Template by Globbersthemes