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Monastero Mater Carmeli Biella
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Io sono con voi tutti i giorni

Ascensione  di Gesù  (Mt 28,16 – 20 ) 

ascensione01.jpgLa camminata è stata lunga. Raggiungere questo monte non è stato facile. Ma è Lui, il Maestro che ci ha dato appuntamento dicendoci: ci incontreremo di nuovo in Galilea!

Strano Maestro è il nostro. Appare e scompare.
Abbiamo ancora il ricordo triste della sua morte, ci stiamo quasi abituando alla sua assenza ed eccolo comparire fra noi risorto, nuovamente vivo, forte, come lo avevamo conosciuto , pronto a ridonarci speranza nella solitudine che ci attanaglia.
Poi eccolo scomparire di nuovo. Il silenzio di giorni vissuti nella fede buia, nei quali risuona solo l’eco di un freddo silenzio.

Il desiderio di rivederlo è intenso, Lui ha segnato la nostra vita. Le sue parole ci hanno aperto comprensioni profonde. Stiamo correndo verso di Lui sperando di trovarlo su questo monte come Lui ci ha indicato.

Quando arriviamo Gesù è lì, ma il nostro cuore dubita: come possiamo essere certi che non sia solo la proiezione di un nostro bisogno? Come possiamo essere certi che la sua venuta tra noi questa volta sarà per sempre? Perché gioca con i nostri sentimenti? Rivedere una persona cara, il migliore  amico, per poi perderlo subito dopo…

Gesù si avvicinò loro e disse: Andate, fate conoscere tutto ciò che io vi ho detto. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo…Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi”. ( Mt 28,19.20 – At 1,9)

Signore Gesù, io vengo da te per aggrapparmi a te e tu mi rimandi  verso i fratelli.
Signore Gesù, io vengo a cercarti per ascoltare la tua consolazione e tu mi dici di portare agli altri la Tua consolazione.
Dov’è allora il luogo dell’incontro con te?

Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.


Sì, o Signore, oggi ho capito che tu non mi abbandoni mai, anche se io mi dimentico di te, anche se mi stanco di te, anche se mi arrabbio con te.

Tu sei luce alla mia lampada e mi chiedi di portare questa luce a tanti amici che ancora non vedono, che ancora soffrono soli. Signore Gesù la tua salita  al cielo mi dice che il cielo non è più lontano, tu hai tirato giù una corda alla quale aggrapparmi e salire lì su in cordata con i miei fratelli e sorelle.

La luce di questo tempo pasquale già ricco di Spirito Santo ci comunichi l’ebbrezza delle cose ardue: scalare il cielo si può, è il Dio della vita che ce lo chiede!


Le  vostre Sorelle Carmelitane

 

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